Dopo le iniziative locali, partono le valutazioni su nuovi treni a emissioni zero e potenziamento dei servizi ferroviari per la città jonica
In seguito a una serie di iniziative promosse da diverse forze politiche e sindacali di Taranto, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha risposto alle richieste di potenziamento dei collegamenti ferroviari per la città pugliese.
La vicenda ha avuto inizio con un incontro organizzato da Demos, che ha portato alla stesura di un documento sottoscritto da parlamentari, consiglieri regionali, rappresentanti sindacali e l’assessore regionale Pentassuglia. L’iniziativa ha avuto un seguito con l’occupazione simbolica della stazione ferroviaria da parte di centinaia di cittadini e l’approvazione quasi unanime di una mozione in Consiglio Comunale, presentata dal consigliere Gianni Liviano.
In risposta a queste azioni, il Ministero dei Trasporti, tramite il direttore generale Carla Alessi, ha inviato una comunicazione in cui si trasmette la segnalazione a Trenitalia per eventuali valutazioni. Il Ministero ha specificato che la sua competenza è limitata ai “collegamenti Intercity e Intercity notte regolati dal Contratto con Trenitalia relativo ai servizi di trasporto ferroviario passeggeri di interesse nazionale”.
Si evidenzia inoltre che, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Decreto Ministeriale 475/2021 ha stanziato risorse per l’acquisto di treni a emissioni zero, in sostituzione di vecchie unità elettriche e diesel, che dovrebbero essere disponibili entro il 31 dicembre 2024.
In particolare, si tratta di 7 treni bimodali, con 4 carrozze, da destinare ai collegamenti, inseriti nell’offerta sovvenzionata con il citato Contratto di servizio, Intercity Reggio Calabria – Taranto (due coppie di treni).