martedì 29 Aprile 25

Taranto, scade Naspi ai lavoratori dell’ex IsolaVerde. Sit in sotto la Prefettura

Stasi (Cobas): “Non esiste allo stato la possibilità di ulteriori sostegni al reddito. In due parole questi dipendenti e le loro famiglie sono destinati alla morte civile e sociale, dato che non avranno un centesimo per vivere per mesi e mesi ”

Scade la Naspi e 80 lavoratori dell’ex società partecipata della Provincia di Taranto denominata Isolaverde si ritrovano senza reddito in attesa di essere utilizzati nel progetto Green Belt finanziato dai fondi europei del Jtf, il Just transition fund, che però non partirà prima della fine dell’anno. Per questo i lavoratori, da oggi in sit-in per tre giorni sotto la Prefettura di Taranto, sollecitano una deroga per l’applicazione di un nuovo ammortizzatore sociale che possa accompagnarli fino al nuovo impiego.

La situazione è stata spiegata da Salvatore Stasi, rappresentante della Confederazione dei Cobas per il Lavoro privato, che segue da vicino la vertenza. Al presidio sono intervenuti anche alcuni candidati sindaco, invitati dal sindacato. “Questi lavoratori – ha riferito Stasi – percepivano non più di 550 euro mensili per 20 ore settimanali.

Il precedente progetto Green passage è terminato un anno fa e da allora i lavoratori sono in Naspi, che termina questo mese di aprile. La notizia ferale è arrivata in un incontro con la Task force regionale per l’impiego nel quale, causa lungaggini e ritardi burocratici, il ritorno al lavoro è previsto, se va bene per fine 2025″. Nel frattempo, ha aggiunto, “per questi lavoratori non esiste allo stato la possibilità di ulteriori sostegni al reddito. In due parole questi lavoratori e le loro famiglie sono destinati alla morte civile e sociale, dato che non avranno un centesimo per vivere per mesi e mesi”.

Per il sindacalista “occorre agire in fretta e fare in modo che si trovino le risorse o qualche ammortizzatore sociale. Nonostante la Regione Puglia abbia una disponibilità di 9-10 milioni di euro per il sostegno al reddito non può agire in maniera autonoma. Abbiamo chesto un incontro alla prefetta Paola Dessì perché ora è necessario avviare un’interlocuzione con il governo”. (Ansa)

Crediti foto: ansa.it

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