Sarà inoltrata una segnalazione del caso direttamente al Dipartimento Nazionale dell’Amministrazione Penitenziaria
L’emergenza al carcere di Taranto è approdata oggi sul tavolo della locale Prefettura. I rappresentanti dei sindacati di categoria FP Cgil, Cisl Fns, Uil Pa e Sappe sono stati infatti stati ricevuti dal viceprefetto di Taranto, dott.ssa Carla Ruocco a cui sono state riferite le condizioni di insicurezza che riguardano sia i lavoratori che la popolazione detenuta.
“Dallo scorso febbraio, periodo in cui la vicenda venne portata nuovamente a conoscenza del Provveditorato Regionale dell’amministrazione penitenziaria, nulla di fatto è cambiato.
Resta il problema del “Carmelo Magli” come carcere tra i più affollati d’Italia (801 detenuti su massimo 500 previsti), resta la carenza di personale e permane la gravità dei turni di lavoro a cui sono costretti gli agenti di polizia penitenziaria della casa circondariale tarantina. – Affermano in una nota i sindacati – A fronte delle sei ore per turno previste da contratto, gli agenti di Taranto sistematicamente ne fanno ogni giorno due in più, senza contare i giorni che l’emergenza della casa circondariale tarantina non impone giornate lavorative da 12, 13 o 14”.
Nel frattempo continuano a registrarsi aggressioni ed episodi di violenta e promiscuità all’interno di una casa di detenzione che così non viene ad assolvere il suo principale compito: ovvero quello di rieducare i soggetti detenuti.
“Malgrado le varie sollecitazioni e le rassicurazioni che arrivarono a febbraio scorso dal Provveditorato Regionale tutto resta tragicamente fermo alla precarietà con cui ormai il “Carmelo Magli” è costretto a misurarsi ogni giorno. Intanto si registrano ulteriori emorragie sul fronte del personale”. – Concludono gli esponenti di FP Cgil, Cisl Fns, Uil Pa e Sappe – Ieri è stata l’ultima notte in Carcere per cinque sottufficiali che alla fine sono riusciti ad essere trasferiti e per così dire “evadere” da quella prigione. Di fronte a questa ennesima denuncia la Prefettura di Taranto ha annunciato che procederà ad una segnalazione del caso direttamente al Dipartimento Nazionale dell’Amministrazione Penitenziaria.