sabato 21 Dicembre 24

Truffe agli anziani, i Carabinieri incontrano la cittadinanza

Presenti alla conferenza il Sindaco di Monteiasi, rappresentanti dell’Amministrazione comunale ed il Comandante della Stazione Carabinieri di Grottaglie

Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani, promossa dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e pianificata dal Comando Provinciale di Taranto, lo scorso pomeriggio, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Martina Franca ha incontrato presso l’aula consiliare “Ciro Caretta” del Comune di Monteiasi gli anziani che hanno aderito all’iniziativa, pubblicizzata nei giorni precedenti.

Il tema, di delicata attualità, è stato trattato dall’Ufficiale proprio per mettere in guardia le persone più deboli e fragili dai sempre più diversi e subdoli escamotages messi in campo da astuti truffatori che fanno leva sui sentimenti e, talvolta, sulla solitudine di chi, in buona fede, è disposto a cedere loro non solo denaro, ma anche gli oggetti preziosi più cari, credendo di aiutare un parente in difficoltà.

Casi pratici, esempi di cronaca vera e vita vissuta quelli portati al centro del dibattito, durante il quale, grazie anche al partecipato confronto con il pubblico, sono stati illustrate le simulazioni più frequenti e le scuse maggiormente utilizzate dagli astuti truffatori, in danno degli anziani.

Inevitabile ribadire un concetto chiave: comporre, possibilmente con un telefono diverso da quello contattato dai truffatori, il 112 Numero di Emergenza Europeo. Ci si potrà, solo a quel punto, confrontare con un interlocutore qualificato, in grado di rasserenare la potenziale vittima e di raccogliere in tempo utile tutte le informazioni per incastrare i sedicenti “avvocati”, “ufficiali giudiziari”, “carabinieri”, “poliziotti”, e così via.

Presenti alla conferenza il Sindaco di Monteiasi, rappresentanti dell’Amministrazione comunale ed il Comandante della Stazione Carabinieri di Grottaglie. Il parroco della chiesa di Monteiasi, seduto tra i partecipanti, ribadirà quanto ascoltato anche al termine delle sue omelie, affinché più persone possibili possano essere messe in guardia dal gravissimo fenomeno.

La speranza è che al termine di questi incontri, i partecipanti acquisiscano sempre più la consapevolezza di un concetto importante: quello della “sicurezza partecipata”, utile al fine di prevenire i reati e a promuovere in modo sempre più proficuo l’indispensabile collaborazione con chi è impegnato a contrastarli. Sentirsi protetti e vivere in un ambiente sicuro è infatti una condizione fondamentale, che contribuisce a innalzare la qualità della vita e il livello di benessere.

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