domenica 22 Dicembre 24

Vertenza sanità, Fials Taranto: “Non ci accontenteremo di promesse”

La sigla sindacale proclama lo stato di agitazione del personale e indice un sit-in di protesta davanti alla Asl Taranto

La Fials Taranto ha lanciato un allarme sulla situazione sanitaria nella provincia, denunciando un sottodimensionamento del personale sanitario e numerosi diritti negati, sia nella Asl che nella Sanitaservice.

Il segretario generale Emiliano Messina ha affermato che la situazione è drammatica e le problematiche non sono più procrastinabili, considerando la ricaduta della situazione ambientale condizionata dalla grande industria. Innegabile, dunque, che Taranto è la provincia con un tasso elevatissimo di patologie onco-ematologiche, verosimilmente causate dai cancerogeni liberati per anni dallo stabilimento industriale e patologie cronico-degenerative”.

Per questo il sindacato autonomo tarantino ha deciso di passare ai fatti, proclamando lo stato di agitazione del personale e indicendo una manifestazione pubblica con sit-in di protesta davanti agli uffici della direzione generale della Asl Taranto in viale Virgilio, per giovedì 4 luglio 2024, dalle 09:30 alle 12:30.

“Il motivo per il quale abbiamo deciso di indire un sit-in di tutti i dipendenti della Asl TA e Sanitaservice è legato a quello che a noi piace chiamare vertenza sanità. – afferma il numero uno della Fials Taranto – “È impossibile non tenere in considerazione il fatto che la Regione consenta ad altre province di indire procedure concorsuali e avvisi pubblici e a Taranto invece li blocca”.

Il sindacato evidenzia infatti diverse criticità, tra cui la grave carenza di personale sanitario tra cui infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari e personale amministrativo, la mancata indizione di concorsi pubblici e avvisi pubblici per diverse figure professionali, la mancata assunzione di 17 pulitori già vincitori di concorso nel 2022 e la grave carenza di personale nella Sanitaservice.

“In definitiva, noi vogliamo delle risposte importanti e immediate e non ci accontenteremo delle promesse”, conclude Messina.

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