Il giornalista della Gazzetta dello Sport sottolinea l’importanza del confronto tra società e Covisoc, prima di indicare quali potrebbero essere le ripescate in terza serie
“Abbiamo già una prima data importante, che è quella del prossimo 20 giugno, entro la quale le società dovranno formalizzare le domande di iscrizione. Non si tratta di una vera e propria dead line – ha chiarito il giornalista -, ma negli ultimi anni la tendenza è stata chiara: chi incassa un parere negativo in quella circostanza, difficilmente riesce poi a ribaltare l’esito sfavorevole. Già il 12 giugno, con l’assemblea delle società, secondo me avremo un quadro più chiaro, è chiaro come in questo momento le società dialoghino con la Covisoc in maniera del tutto informale e che l’ente di controllo indichi se e come sia possibile mettere in pari le situazioni che destano preoccupazione. È un momento di confronto importante, del quale le società devono necessariamente fare tesoro, per poi evitare che si ripetano quelle situazioni, stile Campobasso dello scorso anno, dove probabilmente le cose avrebbero potuto avere un epilogo differente”.
Binda poi si sofferma sullo stato di salute del pallone della terza serie: “Chi rischia? È ancora presto ma ad esempio a Siena la situazione è da allarme rosso e senza un cambio di proprietà sarà difficile poter proseguire. A Pordenone c’è un’istanza di fallimento da parte del Tribunale, bisognerà adesso vedere l’evoluzione della vicenda, se dovesse arrivare il fallimento per i neroverdi non ci sarebbe scampo. Senza suddividere geograficamente il problema, ritengo che vi sia una situazione preoccupante a livello diffuso. La C è un bagno di sangue per i Presidenti, basti pensare che quest’anno non si è potuto usufruire al blocco dei contributi dovuto al Covid. e pertanto ritengo che anche qualche piazza che ha chiuso la stagione senza particolare affanno, possa attraversare un momento di riflessione.
Per ciò che riguarda il raggruppamento meridionale sentivo parlare di qualche difficoltà a Messina ed a Torre del Greco, ma ripeto al momento si tratta di voci. Ripescaggi? Molto dipenderà dalle “Seconde Squadre”. Di sicuro l’Atalanta aderirà al progetto e quindi in caso di vacanza di organico gli orobici sarebbero i favoriti, poi vedo grande fermento in diverse piazze di D, penso a Caserta, a Trapani piuttosto che a Fano, mentre tra le retrocesse davanti a tutti c’è il Mantova. Attenzione però a due variabili: siamo ancora in attesa delle graduatorie e bisognerà capire come andrà a finire sia la vicenda Sampdoria che quella relativa alla Reggina”.
