I rossoblù pronti a scendere in campo allo Zaccheria di Foggia. Intanto sarebbero due le piste per la cessione del club
Meno di due ore al derby tra Taranto e Foggia. La squadra di Carmine Gautieri è pronta a scendere in campo per strappare punti importanti in chiave salvezza. Esigenza condivisa con i satanelli, partiti decisamente male. E per risollevarsi la società rossonera ha affidato la panchina a Eziolino Capuano, ex di turno. Come lo è anche l’attaccante Emmausso, questa sera titolare tra i padroni di casa e nel Taranto nella stagione 2016/17.
Gautieri, squalificato e perciò sostituito in panchina dal suo secondo Giovanni Chiaiese, avrebbe deciso per il 4-3-3. Una scelta derivata dall’assenza di cinque elementi tra squalifiche (De Santis e Zigoni) e infortuni (Papazov, Ardizzone, Giovinco). Tre punti sarebbero buoni come il pane, anche se già un pareggio avrebbe il sapore di un’impresa.
Massima attenzione sul campo, ma anche a quanto sta avvenendo nei dintorni. Non sarebbe lontano un passaggio di proprietà del club rossoblù, che però nelle ultime ore avrebbe subito dei rallentamenti. Da diverse settimana una società statunitense avrebbe manifestato un certo interesse, ma i passi da compiere per arrivare a una conclusione sarebbero ancora tanti.
Non sarebbe questa, però, l’unica via di fuga. Infatti ci sarebbe un secondo gruppo interessato, come già anticipato qualche giorno fa, a guida italiana. Anche in questo caso la strada sarebbe tracciata, ma pare si possa viaggiare diretti verso l’obiettivo con maggiore velocità. Il gruppo interessato avrebbe le idee più chiare, a partire dalla concreta possibilità di cambiare guida tecnica e anche in tempi rapidi.
FOGGIA-TARANTO
(stadio Pino Zaccheria, ore 20.30)
FOGGIA (3-4-3): Perina; Parodi, Carillo, Camigliano; Salines, Mazzocco, Tascone, Felicioli; Zunno, Murano, Emmausso. All.: Capuano.
TARANTO (3-5-2): Del Favero; Mastromonaco, Shiba, Marong, Contessa; Fiorani, Matera, Verde; Varela, Guarracino, Fabbro. All.: Chiaiese (Gautieri squalificato).
ARBITRO: De Angeli di Milano