di Vittorio Galigani
Impedire, alla formazione primavera del Taranto, di scendere in campo a Gubbio. Motivo? “Per problemi societari” non meglio identificati, riferiscono dal club umbro. All’uopo informato per posta elettronica. Una pessima caduta di stile e di immagine. Nella “vetrina” più importante del calcio giovanile nazionale. Seguiranno, la sconfitta a tavolino, il deferimento. La sanzione pecuniaria. La penalizzazione di 1 punto
Il closing? La vedo dura. Parlo di sensazioni. Poi, magari, i fatti potranno anche smentirci. E saremo tra i primi a gioirne. Continuo però a vederla dura. Per mille ed un motivo. L’ultimo, il più umiliante. Impedire, alla formazione primavera del Taranto, di scendere in campo a Gubbio. Motivo? “Per problemi societari” non meglio identificati, riferiscono dal club umbro. All’uopo informato per posta elettronica.
Una pessima caduta di stile e di immagine. Nella “vetrina” più importante del calcio giovanile nazionale. Seguiranno, la sconfitta a tavolino, il deferimento. La sanzione pecuniaria. La penalizzazione di 1 punto. Il ripetersi successivo comporterebbe l’estromissione dal campionato. Viene da chiedersi se ne è valsa veramente la pena, per qualche “spicciolo” in più. Ove questa, come trapela dalle indiscrezioni, fosse realmente la causale.
Il tutto proprio nella settimana che anticipa, almeno sulla carta, la chiusura del closing. Per Apex e per Mark Campbell. Dal quale sarebbe “partorita” l’idea di porre il veto alla trasferta. Un pessimo biglietto da visita. F.C. Taranto 1927 Srl, già attenzionato dalle Istituzioni del calcio, va ora sotto la lente d’ingrandimento.
Il closing. La vedo dura dicevamo. Una trattativa paragonabile alla tela di Penelope. Infinita. Una “faccenda” interminabile. Intorno alla quale si lavora con continui rifacimenti e ripensamenti.
Termini perennemente procrastinati. Otto giorni. Aspetta, dammi quindici giorni. L’ultimo preliminare, per un mese. Una fidejussione dal “percorso” tuttora improbabile, che s’ha obbligatoriamente da fare. Dichiarazioni contradittorie. Consegnata a Taranto. No, versato denaro in Lega Pro. No, testo allo studio degli uffici preposti. Un passo avanti. Due indietro.
Certo è che, a poche ore dalla “chiusura” (scriviamolo in italiano) nello studio notarile, previsto per “sabato” 13 dicembre prossimo, di certo non vi è ancora nulla. Per i ritardi accusati in precedenza. Perché le continue contradizioni su questo o quell’argomento risultano essere divisorie, sulla credibilità di parte acquirente. Come sulla esatta interpretazione delle relative dichiarazioni. Perché per sottoscrivere l’atto pubblico, sono indispensabili circa 600 mila euro. Sull’unghia.
Euro 350 mila per la fidejussione, divenuta ormai “storica”. La rimanenza per le scadenze federali (perentorie ed improrogabili) del lunedì successivo. 16 dicembre. Per retribuzioni, incentivi all’esodo dei tesserati e relativi oneri riflessi. Apex e Mark Campbell hanno la disponibilità di questa provvista? Lo dimostrino con i fatti non con le promesse. A parole. Senza ulteriori rinvii. Diraderanno tutte le nubi che gravano sulle loro teste.
Qualora invece, nell’immediato, disponessero soltanto di una parte, si confrontino con parte cedente. Non si escluda, a priori, la possibilità di trovare un’intesa. Per “salvare” il Taranto. Magari per una gestione, congiunta, legata ad un periodo relativamente breve. Sgomberino il campo dai segreti di “Pulcinella”. Sui partner finanziari e sulla loro consistenza patrimoniale. Tanto, oramai, che qualcosa non sia andato per il verso sperato, relativamente ai tempi ed ai metodi, è sotto gli occhi di tutti.
Scelgano una comunicazione più appropriata. Con i piedi ben piantati a terra e senza esternare “pericolosi” progetti roboanti. L’ultimo che promise amichevoli internazionali fece sprofondare miseramente il club nel breve volgere di due stagioni. Facendo attenzione ai rischi della sovraesposizione. Nel privato e mediatica. Sappiano scegliere le frequentazioni. Diffidino dagli adulatori e da chi in passato ha fatto danni ed ora si propone come alleato.
I tarantini si conquistano con il fare. Sono persone perspicaci. Non “abboccano” facilmente. I boccali di birra ed i biglietti omaggio, regalati, aggirandosi nelle rivendite, producono l’effetto inverso di quello sperato. Un errore. Un tentativo puerile per “acquisire” il gradimento della piazza. Mettete allora a posto le carte. Come si usa dire da queste parti. Il Taranto Calcio è atteso da 18 mesi di grandi difficoltà. Non ultime quelle logistiche. Lavorate con in testa un solo obbiettivo. Che il “pallone” continui a rotolare.
Dimenticavamo. Noi dispensiamo consigli. La nostra esperienza professionale e la conoscenza dei fatti ce lo permette. Non andiamo in cerca di ruoli. Abbiamo già dato.