di Vittorio Galigani
Cerignola e Monopoli rimangono, nonostante l’ottimo campionato, delle valide outsider. Considerando che il girone di ritorno riserva sempre notevoli sorprese, ci si deve attendere di tutto, anche di un possibile rallentamento al vertice. L’esempio più eclatante lo offre la Juventus Next Generation
Il girone meridionale della Lega Pro. Un pateracchio. L’universo delle contraddizioni. Situazioni controverse di grandi incertezze, di tragiche posizioni economiche per alcuni club. Di fallimentari gestioni tecniche (vedi Catania) per altri. Considerazioni che spalancano all’ipotesi di una classifica che, nel volgere di qualche settimana, potrebbe rivelarsi “farlocca”. Le precarietà di Turris e Taranto gli esempi più negativi. Il mancato rispetto delle scadenze di metà febbraio, potrebbero dar corso a una rivisitazione globale del girone.
Cerignola ed Avellino sono le uniche che sono state sconfitte dal Taranto, il Trapani ci ha pareggiato. La Turris, nei pochi risultati positivi ottenuti, ha battuto Cavese e Latina ed ha pareggiato con Avellino. Sia in testa che in coda, alla classifica, sono “diversi” quelli che sperano nelle disgrazie degli altri. In un rimpasto dei risultati, pur improbabile che il girone di andata è terminato da tempo.
Staremo a vedere cosa dovrà accadere da qui alla metà di febbraio. Di certo la continua “fuga” di calciatori, in atto su entrambe le piazze, non lascia grandi margini alle speranze per l’immediato “recupero” finanziario dei due club in carenza.
A quel punto, nell’ipotesi peggiore, sarebbe estremamente curioso verificare le conseguenze imposte dalla eventuale, improbabile “rivisitazione” dei risultati acquisiti sul campo. A conferma di un campionato virtuale, falsato, fasullo ed inadeguato. Le preoccupazioni di Marani traggono origine proprio da quello. In Lega sono infatti coscienti dei danni, non solo all’immagine, che provocherebbe la radiazione, in corso di campionato, di Turris e Taranto. Il pericolo però è più concreto di quanto si possa immaginare.
Martedì 21 febbraio si recupera Potenza – Benevento. L’esito dell’incontro condizionerà la classifica attuale. Ipotizzando la vittoria dei padroni di casa si appiattirebbero, di molto, le posizioni. La flessione, nel rendimento, della squadra di Auteri è sotto gli occhi di tutti. Ultimamente i giallorossi soffrono, soprattutto in casa. Ma sono ancora lì, davanti a tutti.
Cerignola e Monopoli rimangono, nonostante l’ottimo campionato, delle valide outsider. Considerando che il girone di ritorno riserva sempre notevoli sorprese, ci si deve attendere di tutto, anche di un possibile rallentamento al vertice. L’esempio più eclatante lo offre la Juventus Next Generation. Un “tappetino” che inizialmente calpestavano tutti a suon di gol, sino al ritorno, sulla panchina degli U23 bianconeri, di Massimo Brambilla. Il tecnico “maltrattato” a Foggia che si sta “rigenerando” in Piemonte a suon di risultati.. Ultimo a farne le spese proprio il Monopoli che si è presentato a Biella da capolista. Biancoverdi pugliesi, certamente non al meglio, come prestazione, hanno chinato la testa davanti ad un avversario inaspettato. Puniti da un gol messo a segno da Martin Palumbo, un 22enne con la valigia già pronta per trasferirsi a Avellino. Attenzione quindi a questa Juventus N.G. che, libera da particolari pressioni ambientali e di classifica, può diventare la “guastafeste” dei programmi di molti.
Il patron del Trapani Valerio Antonini è il protagonista del mercato di riparazione. Una campagna trasferimenti scoppiettante in entrata ed in uscita. Capuano avrà il suo bel da fare con l’obbligo di ribaltare la classifica. Altro che puntare tutto sulla Coppa Italia di categoria. Per presentarsi nella miglior posizione possibile agli spareggi promozione.
La “passeggiatina” fatta contro il bambini mandati in campo dal rabberciato Taranto non fa testo. Facundo Lescano e soci hanno dato l’impressione di essersi fermati, dopo il terzo gol messo a segno. Inutile infatti accanirsi contro quei ragazzini. Le responsabilità hanno tutte altra natura ed altra origine. Per assurdo partono anche da Capuano che i tifosi tarantini accusano essere un “fuggiasco” al pari del comandante Schettino.
In funzione anche delle “incertezze” che riguardano l’immediato futuro di Turris e Taranto non ha mollato gli ormeggi l’Avellino che alleggerita una rosa più che corposa è tornato sul mercato nel tentativo di migliorarsi dal punto di vista qualitativo, della continuità e della consistenza. Troppo spesso, infatti, la truppa di Biancolino si è fatta rimontare a tempo ormai scaduto. Agli irpini fa oggi difetto quel quid di personalità e determinazione che è indispensabile per ottenere la spinta verso l’alto della classifica rinvigorendo le ambizioni di primato.
Play out e retrocessioni appaiono ormai delineate. Comunque fuori dalla competizione, a prescindere, i rossoblu pugliesi ed i campani di Torre del Greco. Il 28 gennaio, per di più, subiranno, dal Tribunale Federale, una ulteriore penalizzazione che acuirà maggiormente le distanze dal resto del gruppo. Non riuscissero poi, a terminare il campionato, si aprirebbero, per entrambe, le porte del campionato di Eccellenza. Da ripescate e in sovrannumero. Rimane quindi aperta soltanto la forbice che vede coinvolte Messina e Casertana fortemente indiziate a giocarsi, in un confronto diretto, la permanenza in Lega Pro.