venerdì 3 Gennaio 25

Mark Campbell si presenta alla città

Il rappresentante della Apex Capital Global, che sta per rilevare il Taranto fc 1927 dalla famiglia Giove, promette la Serie A. Massimo riserbo sui soci, ma l’imprenditore britannico assicura: «Il progetto Taranto non durerà 5 minuti»

Troppo pochi 50 minuti per dare scacco matto a tutte le domande e le incertezze del caso che, se possibile, sono persino aumentate. Mark Campbell, rappresentante della Apex Capital Global LLC, ha provato a raccontare la sua verità sull’acquisizione del Taranto Fc 1927 dalla famiglia Giove. Supportato dal primo cittadino Rinaldo Melucci e dal vicesindaco Gianni Azzaro che ha letto una lettera aperta dei gruppi organizzati della Curva Nord, Campbell ha specificato che «Il progetto Taranto non durerà 5 minuti». Tra due settimane ci sarà la chiusura del contratto vero e proprio, mentre il passo successivo sarà una verifica da effettuare da qui a 18 mesi. Su i soci che lo accompagnano in questa avventura tarantina, l’imprenditore britannico oppone il massimo riserbo. Abbottonato come un cappotto in pieno inverno, un comportamento che potrebbe avere anche una parziale giustificazione, ma fa il paio con l’eccesso di assoluta riservatezza da giovedì scorso, quando Campbell era a cena in un ristorante della Città Vecchia con sindaco e vicesindaco, sino a oggi. Nessun comunicato stampa da parte dei subentranti, se non quello inviato dal Taranto targato Giove. L’ex presidente, peraltro, rimarrà in società con una percentuale che oscillerà tra l’1 e il 2 per cento, a a fronte del 91 del nuovo socio di maggioranza e del 7 della Aps Taras 706 a.C. Questa la nuova distribuzione delle quote che dovrebbe guidare il Taranto nei prossimi anni. Ciò che urge è partire quanto prima e cioè con il pagamento degli stipendi ai calciatori e di altre incombenze per un totale di 250.000 euro. L’apposito bonifico sarebbe stato fatto, parola di Campbell, ieri e quindi impiegherà ancora qualche giorno per arrivare a destinazione. Procedervi giorno 20 significa accettare un ritardo di 4 giorni rispetto alla tassativa data del 16 ottobre, prevista dalla Federazione. Non una cosa da poco, visto che si produrrà un’altra penalizzazione in classifica. Una conseguenza nota a tutti, non a Campbell che asserisce di non averlo saputo. Diciamo che non è l’inizio dei sogni, con la speranza che tutto cambi e a tal proposito la forte promessa è la più impegnativa che si possa fare: «L’obiettivo è la Serie A». Di fatto un miraggio per i tifosi, che hanno intravisto una possibilità salire soltanto alla fine degli anni Settanta, vale a dire quasi mezzo secolo fa. Rimanendo in tema di finanza, non è dato sapere neppure il valore dell’operazione, portato avanti dal fondo. Cenni anche sul tema prettamente calcistico, per cui ci saranno cambi nei ruoli dirigenziali, ma non in panchina o tra i calciatori, almeno al momento. Il primo cittadino Melucci, dal canto suo, ha invitato tutte le forze della città a supportare la Apex Capital. « Siamo sempre bravissimi a complicarci la vita dando spazio – afferma Melucci – a inutili polemiche che normalmente tendono a spaventare gli investitori, e non a semplificare loro la strada. Oggi deve essere una giornata di festa».  La parola «grazie», rivolta a Campbell, è stata tra le più ripetute dal sindaco, poiché «Non c’erano tanti investitori dietro la porta». Intanto mercoledì, però, ci sarà chi busserà e dovrebbe essere un imprenditore pakistano pronto a conoscere Taranto e la sua passione per il calcio.

Articoli Correlati

Povero Taranto, che pena mi fai

di Vittorio Galigani Senza stadio. Senza patron. Senza allenatore e, fra poco, anche senza giocatori. Purtroppo questi ultimi hanno attivato la famosa procedura della messa...