di Giuseppe Di Cera
Alla vigilia della sfida con il Trapani, il tecnico rossoblù individua nel costante calo fisico la principale difficoltà dei suoi ragazzi
Sono trascorsi 55 anni dall’ultimo incrocio tra Taranto e Trapani. Era il 23 marzo 1969 e allo stadio Salinella i rossoblù vinsero per 2-1. Una stagione piacevole per i colori ionici, dato che venne conquistata la Serie B, grazie al -6 inflitto alla Casertana. I campani pagarono a caro prezzo la malsana idea di addomesticare la partita proprio con i trapanesi. Dopo oltre mezzo secolo non sarebbe ancora il caso di sdebitarsi, magari a data da destinarsi in un momento più favorevole. Anche perché la classifica è decisamente modesta.
Il penultimo posto, con un solo punto in dote, è persino fittizio perché sarebbe prossima una pesante penalizzazione di almeno 4 punti. Ci sarebbe poco da stare allegri, ma per esserlo va sfruttato il doppio turno interno, prima con i siciliani (oggi alle 20.45) e poi sabato 21 con la Team Altamura. Un avversario alla volta ed è già tanto per una squadra che deve rialzare la testa dopo la batosta di Messina. Lo sostiene il tecnico del Taranto Carmine Gautieri, secondo cui: “Quando perdi in quel modo com’è successo a noi, durante la settimana non puoi avere un buon umore. Il morale – afferma Gautieri – è stato basso, abbiamo compiuto il nostro dovere di lavorare sugli errori commessi”.
Le idee sono chiare e lo devono essere per forza, perché contro ci sarà una formazione costruita per alzare la voce nel girone C e che però non ha iniziato benissimo. Motivo per il quale il presidente granata Valerio Antonini, recente protagonista di pesanti esternazioni nei confronti della proprietà del Taranto, è subito intervenuto giocandosi il bonus esonero verso Torrisi. In sua sostituzione ecco Salvatore Aronica, che stava allenando la Primavera 4.
Nessuna indulgenza, la stessa che Carmine Gautieri riceverà di certo semmai dalla spremitura dei 180 minuti dello Iacovone si dovesse raccogliere molto poco. Meglio non pensarci e allora la squadra, nel corso della settimana ha lavorato su qualcosa di ben preciso: “Affronteremo una squadra forte e attrezzata per vincere il campionato. Noi – riprende Gautieri – dobbiamo lavorare sull’atteggiamento, sull’impatto alla partita, sulla determinazione e sulla rabbia. Ogni partita ha una storia a se, dipende da come l’affronti. Se dovessi dare una valutazione sulle tre partite sinora giocate, direi che abbiamo disputato tre bei primi tempi, poi alla distanza siamo calati. Sembravamo una squadra diversa”.
Il nemico, il calo fisico, è stato messo nel mirino, ma poi ci sono altre sfumature da preservare: “Quando ti abbassassi per difendere il risultato vuol dire che sta cambiando il tuo modo di pensare e questo non deve succedere. Questa squadra – continua – si allena a mille a l’ora e deve sapere che deve adottare sempre lo stesso standard, per cui quando il compagno è in difficoltà si deve correre anche per lui. Dobbiamo essere ordinati ed equilibrati”.
Difficoltà sì, ma uno spiraglio c’è sempre. Un raggio di sole che Gautieri stringe tra le mani e che ostenta con piacere: “Camminando in questi giorni per la città ho incontrato alcuni ragazzi che giocavano a pallone e che mi hanno fermato per dirmi ‘Vai avanti mister!’. Episodi come questi mi danno tanta energia”.
TARANTO-TRAPANI
(Stadio Erasmo Iacovone, ore 20.45)
Taranto (4-3-3): Del Favero; Mastromonaco, De Santis, Shiba, Contessa; Fiorani, Schirru, Ardizzone; Giovinco, Zigoni, Guarracino. All.: Gauteri.
Trapani (4-2-3-1): Seculin; Ciotti, Celiento, Silvestri, Benedetti; Karic, Crimi; Kanoute, Zuppel, Bifulco, Lescano. All.: Aronica.
ARBITRO: Djurdjevic di Trieste.