venerdì 18 Ottobre 24

Taranto, Marino: “Capuano preparatissimo. Senza l’incidente mi sarei preso l’Inter”

L’ex libero rossoblu, parla in esclusiva a CosmoPolis del Taranto di oggi toccando anche il suo periodo in riva allo Jonio

L’interregionale con la maglia del Favara agli esordi, ed il sogno meneghino all’ombra del Duomo, con il nerazzurro addosso. Taranto, la grande paura ed il sogno australiano. Tutto questo è Giuseppe Marino, difensore, anzi libero, e non è la stessa cosa, classe 1969, transitato dalla città bimare ad inizio degli anni ’90 e rimasto legato al rossoblu a doppio filo.

Il Taranto lo seguo sempre, tantissimo. Quest’anno sono stato a Catania in occasione della sfida di campionato, ma comunque riesco a seguirlo in Tv, ogni volta che viene trasmesso. Parliamo di una squadra forte, che può contare sull’apporto di un tecnico preparatissimo che fa della gestione della partita e della rosa il proprio punto forte. La squadra, come detto mi ha fatto una buona impressione, anche se a mio avviso qualcosa si potrebbe fare, in sede di mercato, per ciò che riguarda la difesa. Il Girone C di Serie C, è sempre molto impegnativo, ed in particolar modo questo campionato vede la partecipazione di molte squadre attrezzate con calciatori che in alcuni casi, nulla hanno a che vedere con la terza serie”.

Giuseppe Marino, con la maglia del Taranto

Marino poi, azzarda un paragone tra questo calcio e quello che lo ha visto protagonista: “È passato molto, troppo tempo. Non sono un nostalgico, e mi viene da dire, che forse il calcio è cambiato in meglio. Probabilmente all’epoca c’era maggiore attenzione alla preparazione mentale, le partite venivano studiate in maniera dettagliata, poi però penso a Capuano, che in questo è un maestro e mi dico che forse non è possibile fare un ragionamento generalizzato. Taranto? Per me resta un legame forte, qualcosa di davvero grande. Se un giorno dovesse arrivare una chiamata da Taranto, non esiterei, per me sarebbe una specie di rivincita”.

Inevitabile un passaggio sul maledetto incidente che ne ha condizionato la carriera: “Arrivo nell’inter di Trapattoni giovanissimo, assaggio l’aria della prima squadra, mi alleno con i campioni senza mai giocare ma lego moltissimo con Klinsmann e Stringara, poi arriva il Taranto, dove disputo una grande stagione ma lo step successivo è lo schianto con la Peugeot. Cosa sarebbe stata la mia carriera? Difficile dirlo, di sicuro, quell’incidente mi ha privato dell’Inter, dove sono certo che mi sarei ritagliato il mio spazio, prendendomi anche la maglia da titolare”

Articoli Correlati

La soluzione in una cena?

di Giuseppe Di Cera Ieri sera il sindaco Melucci ha incontrato i possibili acquirenti del Taranto FC 1927 Ieri sera in un ristorante della Città Vecchia, il sindaco Rinaldo...