di Vittorio Galigani
É indispensabile che Apex Capital Global LLC sgomberi il campo dai dubbi e sappia offrire, nel minor tempo possibile, “argomenti” di una trasparenza e solvibilità assoluta. Di una sostenibilità ineccepibile. Soprattutto sul territorio italiano. Perché più di un club, nel girone meridionale di serie C, risulta essere attenzionato dagli Organi istituzionali preposti al controllo
La settimana del Taranto, già “tribolata” per il sovrapporsi dei numerosi problemi quotidiani, si è conclusa con una sconfitta casalinga. Del resto il Benevento, avversario di turno, non apriva a molte speranze di successo. Un testa coda che già sulla carta si presentava oltremodo difficile. Per di più Cazzarò (che assieme a Enzo Murianni merita il massimo rispetto), tra squalifiche ed infortuni, è stato obbligato a mandare il campo un undici rabberciato. In ogni caso. Nonostante le difficoltà della vigilia, i rossoblu hanno validamente contrastato i giallorossi per un tempo. Poi è emersa la maggiore qualità della squadra di Auteri. Giallorossi passati in vantaggio, per amor di verità, su una “disattenzione” generale della difesa di casa. E su quell’errore, in pratica, si è conclusa la partita. E lì si è anche chiuso un capitolo. Che riguarda il passato.
Al di la delle dichiarazioni di facciata. E’ comprensibile che Apex voglia prendersi tutto il tempo disponibile : “Occorrono ancora due settimane per il closing”. E’ però fuori discussione che da lunedì 25 novembre si apre un nuovo ciclo. Perché è indispensabile fare chiarezza, quanto prima, sul futuro immediato del club.
Le attenzioni generali sono tutte su Apex Capital Global LLC. Concentrate sulla sostituzione, in Lega Pro, della ormai “famosa” fidejussione a garanzia del campionato. Nella logica dei fatti, non si può infatti attendere oltre. Anche se l’accordo preliminare scade il 13 dicembre prossimo. In quanto le impellenze, non solo finanziarie, si stanno accumulando dietro la porta.
La società, a questa altezza, necessita di una “guida” forte. Immediata. Si sta assistendo a un rincorrersi di “chiacchiericci” che è deleterio. Inutile contattare ipotetici, futuri collaboratori, se poi non si possono mettere sotto contratto. A proposito: Walter Novellino, con un incarico federale, insegna calcio a Coverciano.
Spifferi di corridoio raccontano poi che Ghelfi (su incarico di Apex) avrebbe “sondato” addirittura la disponibilità al ritorno di Capuano. Contatti al momento superflui. Se poi, anche nell’ipotesi migliore, non è possibile ufficializzarne nessuno. Inutile quindi promettere e fare voli pindarici. La situazione va guardata nella sua “spietata” realtà. Il Taranto, per “salvarsi”, necessita di un programma pluriennale non di titolati “traghettatori”.
Per questo motivo. E’ importante sciogliere quanto prima il “nodo” della fidejussione. Prima ancora di “pensare” al rimpasto “roboante” della struttura organizzativa, tecnica e sportiva. Perché occorre guardarsi intorno, immediatamente e con grande attenzione. Anche su quello che sta succedendo in casa d’altri. Un esercizio che può risultare molto utile. In proiezione futura. Ci sono da seguire le “carenze” su alcune gestioni che vengono alla luce giorno dopo giorno. Per il conseguente rispetto delle norme. Per la successiva applicazione delle inevitabili sanzioni. Quella attuale è una classifica virtuale. Molto virtuale. Ci sono da “seguire” situazioni, di altri, molto delicate.
La graduatoria del girone C potrebbe essere di nuovo stravolta. In tutti i sensi. Sia in testa che in coda. Questo ove “taluno”, nel perdurare di una ormai manifesta crisi finanziaria, “saltasse”, per la seconda volta in stagione, anche la scadenza del 16 dicembre. Il pericolo è reale (il Taranto, al proposito, non rischia avendo onorato, seppure in ritardo, quella del 16 ottobre scorso). Assisteremmo a uno stravolgimento generale. In fatto di punti e posizioni. I più attenti ricorderanno cosa accadde, solo pochi campionati addietro, al Catania. E prima ancora al Matera.
Determinante quindi tenere l’occhio sempre vigile. Con l’obbligo, in ogni caso, di non andare mai oltre i famosi otto punti, di distacco, dalla quint’ultima. Senza concedersi “distrazioni”. Senza “andare” troppo per le lunghe con le procedure di subentro. Ecco perché è indispensabile che Apex Capital Global LLC sgomberi il campo dai dubbi e sappia offrire, nel minor tempo possibile, “argomenti” di una trasparenza e solvibilità assoluta. Di una sostenibilità ineccepibile. Soprattutto sul territorio italiano. Perché più di un club, nel girone meridionale di serie C, risulta essere attenzionato dagli Organi istituzionali preposti al controllo.
Tornando ai risultati sugli altri campi. Le avversarie giocano tutte in favore della capolista Benevento. Avellino e Catania impattano al termine di un combattuto confronto. Il “pitone” Biancolino è bravo, ma acerbo e deve fare ancora tanta gavetta. Patierno ha smarrito la via del gol da metà ottobre. Mimmo Toscano, costretto a presentarsi al Partenio con soli 17 effettivi, necessita di tempo per riuscire a “curare” tutti gli acciacchi dei suoi. Bene per lui che Stoppa viene spesso in suo aiuto. I biancoverdi scendono ora a 8 punti dalla vetta ed i rossoazzurri a nove. Forse troppi, per entrambi, per nutrire ambizioni di primato. Sembra delinearsi il percorso dello scorso campionato, quando, alla fine del girone di andata la Juve Stabia, in continuità di risultati, mise una pesante ipoteca sulla promozione in B. Allungando sul resto del gruppo.
La tripletta del Cerignola ridimensiona le ambizioni della Cavese. I Dauni, protagonisti di una torneo veramente eccellente, si riappropriano del secondo posto. Il Monopoli sbanca Potenza di misura. Meritatamente. Nel rispetto di una regolarità di risultati che premia, oltre le previsioni iniziali, i ragazzi di Alberto Colombo.
I pugliesi appaiono gli unici, assieme al Cerignola, in grado di dare qualche fastidio alle “streghe”. Una prodezza di D’Agostino, a tempo scaduto toglie le “ragnatele” dal sette della porta avversaria, regala il pareggio al Giugliano in casa della Casertana. Recriminano sul risultato i rossoblu campani che, nei 90 minuti, hanno “sciupato” l’impossibile anche a porta avversaria sguarnita.
Trapani a trazione anteriore, tra le mura amiche. Facundo Lescano non si ferma mai. Evidentemente galvanizzato, dall’aria che respira al “provinciale”, mette a segno l’ennesima doppietta personale e sale, solitario capolista, a quota 13 nelle realizzazioni. Scontata, seppure di misura, la vittoria del Crotone sulla modestissima formazione della Juventus Next Generation. Prosegue con successo la “scalata” dei pitagorici alle migliori posizioni della classifica. Sorrento corsaro a Messina inguaia ancor più i peloritani. Anche sullo stretto sono in corso trattative, con un “fondo” estero per il trasferimento a una proprietà straniera del pacchetto di maggioranza. Una moda sempre più ricorrente. A tutte le latitudini. Il Foggia che vince a Torre del Greco si tira fuori dalla zona peggiore.